Bonus e agevolazioni fiscali sono a rischio per la riforma IRPEF allo studio per il 2021. Ecco la lista dei provvedimenti a rischio stop.
Il ministero dell’Economia guidato da Daniele Franco è al lavoro per eliminare quei bonus che non hanno portato vantaggi concreti al contribuente e all’erario, tutto sotto la nuova visione del tax espenditures su cui si baserà la fondamentale riforma del fisco prevista entro la fine dell’anno.
A livello parlamentare si prevede comunque un duro scontro tra le forze politiche che fanno parte del governo sulla delicata legge per la delega sulla riforma fiscale. Si tratta di uno strumento fondamentale per pianificare i bilanci dello stato dei prossimi anni, un cambiamento chiesto a gran voce anche dall’Europa, che chiede contemporaneamente di controllare il debito pubblico e di rilanciare l’economia frenata dal Covid.
L’Italia è sommersa da un selva di norme, agevolazioni e tasse che vanno semplificate e la Commissione Finanze è al lavoro per la riforma dell’IRPEF con un documento presentato alla fine di giugno. Già da questo mese però potrebbero essere cancellate delle agevolazioni. Attualmente in Italia sono presenti ben 602 spese fiscali che hanno un costo complessivo di ben 68 miliardi.
Riforma IRPEF: addio ai bonus e alle agevolazioni
Questo numero incredibile di spese si è accumulato nel corso degli anni rendendo il fisco una vera e propria giungla con scadenze continue. Questo sistema rallenta la produttività, ma anche gli eventuali controlli da parte della Agenzia delle entrate.
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La riforma fiscale in programma si prefigge proprio di semplificare il sistema, con il rischio che i cittadini si vedano togliere alcuni vantaggi che erano stati accumulati nel corso degli anni. La scelta sarà basata studiando le finalità originarie e gli effetti economici e distributivi. Tra le agevolazioni a rischio ci sono quelle sui consumi di energia tradizionali, non più in linea con il progetto green europeo.
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Purtroppo potrebbero essere a rischio i bonus da 80 e 100 euro in busta paga, ma questo avverrà solo se contemporaneamente ci sarà una sostanziale riduzione dell’IRPEF sui redditi. Confermato invece il regime forfettario, utile per le nuove attività imprenditoriali.
