Come compilare correttamente la dichiarazione ISEE 2021 sul sito dell’INPS: ecco i documenti e procedura corretta da seguire.
L’ISEE è l’indicatore della situazione Economica equivalente ed è il principale strumento per poter sfruttare alcuni bonus o benefici erogati dagli enti statali e locali. Si tratta di una carta di identità della situazione economica familiare, ovverosia di tutti i componenti dello stato di famiglia.
Questa dichiarazione è composta da diverse voci e si basa su un calcolo matematico basato su variabili precise. Questo documento si basa sulla DSU, la dichiarazione sostitutiva unica ed è valido sempre fino al 31 dicembre di ogni anno. L’ISEE è utile ad esempio per ottenere sconti sulle bollette, per i trasporti pubblici, la mensa scolastica o l’università e per agevolazioni sui minori.
Il calcolo può essere effettuato autonomamente sul sito dell’INPS oppure presentando tutta la documentazione necessaria, come le dichiarazioni ed altri documenti, nelle sedi CAF.
Per quanto riguarda la DSU esistono tre tipologie: mini, integrale e corrente. Spesso è solo necessario compilare la versione mini 2021, ma per accedere a determinati servizi possono essere richieste anche le altre due, come per esempio per l’Università.
Per accedere al portale dell’INPS è necessario avere le credenziali con il pin oppure lo Spid. Per molti contribuenti esiste la DSU precompilata, a cui si può accedere con il percorso Prestazioni e servizi – tutti i servizi – ISEE precompilato. L’ente previdenziale ha pubblicato comunque una guida per aiutare chi è più in difficoltà, ma normalmente all’interno di questo documento sono presenti i dati dell’eventuale affitto, gli immobili posseduti, il patrimonio mobiliare e naturalmente i redditi dichiarati.
In questo modo non c’è necessità di avere a portata di mano tutta una serie di documenti, già caricati nel sistema. Inoltre la precompilazione evita di incorrere in errori o omissioni che potrebbero bloccare l’emissione dell’ISEE. Naturalmente il contribuente deve effettuare una autodichiarazione per la composizione del nucleo familiare.
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In una seconda fase invece l’INPS invierà un messaggio di stato in lavorazione. Il compilatore dovrà così accedere alle pagine personali e modificare le eventuali anomali riscontrate.
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Nel caso in cui invece non sia possibile accedere al precompilato, si dovranno possedere questi documenti: stato di famiglia, codice fiscale, documento d’identità valido, ultima dichiarazione, certificazione dei redditi, contratto di affitto e copia dell’ultimo pagamento, saldo contabile bancario o postale, estratto conto con la giacenza media annuale, eventuali patrimoni mobiliari, dati immobiliari e eventuali assicurazioni o mutui.
In questo caso l’INPS si riserva un tempo di 15 giorni prima di erogare il documento ISEE.
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