Crollano le prenotazioni e salgono a picco le disdette. La paura di nuove restrizioni porta gli italiani a rimanere a casa.
La paura delle varienate Delta del Covid-19 ancora in circolazione, ma soprattutto delle restrizioni ad essa collegate spingono gli italiani a ritirare le loro vacanze. Un appello della Farnesina ha sconsigliato agli italiani di andare all’estero perché lo spettro di una quarta ondata potrebbe portare l’Italia e altri Paesi a imporre delle restrizioni nonostante la stagione turistica. Il primo risultato è stato un immediato picco di disdette delle prenotazioni. Secondo Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese vacanze e turismo, si è registrato nell’ultima settimana un calo del 50% delle prenotazioni sia per l’estero che per l’Italia.
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Il già esiguo numero di italiani pronti ad andare in vacanza si è ristretto ancora di più dopo l’appello dell Farnesina. Già prima di questo annuncio, solo il 54% della popolazione italiana aveva intenzione di andare in vacanza, adesso il numero di persone si è dimezzato. Fiavet spiega come questa sarà un’estate incentrata sul last minute, in cui i possibili villeggiatori aspetteranno di conoscere bene la situazione prima di prenotare e partire. Le destinazioni puù gettonare sono ancora Spagna, Malta, Grecia e Croazia, puntate in particolare dai giovani. Molti sono i giovani italiani già in vacanza a Malta e in Spagna e alcuni sono rimasti bloccati in quarantena per essere risultati positivi al Covid-19 o essere stati in contatto con positivi.
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La situazione contagi all’estero
Il numero di italiani che farà una vacanza all’estero segna un record negativo. Secondo Coldiretti e Istat gli italiani all’estero quest’estate non supereranno il milione e mezzo e la stragrande maggioranza di questi rimarrà entro i confini europei. A rischio per l’aumento dei contagi Malta, Cipro, Olanda e Spagna, che sono i paesi più pericolosi secndo l’Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie), ma Coldiretti ci tiene a informare come i contagi siano ripresi anche nel sud della Francia, in Irlanda, Belgio, Svezia, Finlandia e Danimarca.
L’isola di Mykonos, popolarissima meta di vacanze soprattutto per i giovani, è l’esempio perfetto di quanto sia grave la situazione contagi. L’isola greca si è vista costretta a imporre un coprifuoco notturno di 5 ore, dalle 1:00 alle 6:00, a partire dal 26 luglio, per arginare un minimo l’inquietante risalita della curva dei contagi.