Braccio di ferro in maggioranza per il Sostegni Bis, ma finalmente arriva la bella notizia per tutte le partite iva.
La battaglia politica si è concentrata sul Durc, il documento unico di regolarità contributiva, a sua volta legato all’esonero contributivo per il 2020. Il risultato è alle porte, visto che l’approvazione dovrà avvenire entro il 24 luglio, con il ritorno della verifica di regolarità dei contributi che sarà verificata d’ufficio dagli enti a partire dal 1° novembre 2021.
La regolarità contributiva dovrà comunque essere garantita entro il 31 ottobre, ma la svolta è chiara: per alleggerire un anno difficilissimo delle partite iva sarà possibile utilizzare l’esonero per le prime due rate in scadenza il prossimo 16 agosto, anche se non potrà essere fornito il DURC 2020.
Il documento tornerà obbligatorio dal novembre 2021 e così l’anno bianco per gli autonomi è salvo, una decisione ritenuta determinante da diverse parti politiche, che volevano salvaguardare autonomi piccolo imprenditori e commercianti strangolati dai danni causati dal Covid.
La misura di sostegno mette in bilancio 2,5 miliardi di euro, somma bloccata da dicembre scorso per la mancanza del decreto attuativo e dal certificato di regolarità contributiva, un ostacolo insormontabile vista la crisi che già ha impedito a molti di poter pagare correttamente i contributi.
Entrando nel dettaglio, è la legge 178/2020 a regolamentare il fondo per l’esonero dei contributi previdenziali, specificatamente i commi da 22 al 22 bis. Questa norma esonera i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle casse private.
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Non tutti gli autonomi tuttavia potranno accedere a questo fondo di garanzia e posticipare così i pagamenti obbligatori. 18
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Lo spostamento alla data del primo novembre consente anche a chi non è ancora in regola con i contributi di poter sfruttare l’esonero, a patto di sanare la propria posizione, così come riportato dall’emendamento: “La regolarità contributiva è verificata d’ufficio dagli enti concedenti a far data dal 1 novembre 2021. Fermo restando che la regolarità contributiva è assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021”.
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