Il fondo pensionistico è una soluzione da affiancare ai normali contributi previdenziali: ecco come funziona questo accantonamento.
Definiamo intanto il significato, così come riportato dal sito ufficiale della Borsa Italiana: si tratta di un organismo di investimento collettivo del risparmio che raccoglie i contributi dei lavoratori e/o dei datori di lavoro e li investe in strumenti finanziari, allo scopo di erogare una prestazione pensionistica (rendita vitalizia o capitale) al termine della vita lavorativa del lavoratore.
I fondi sono regolamentati dal decreto legislativo 124/1993 e dalle leggi n.449/1997 e 144/1999. In Italia le legge prevede una distinzione tra fondi pensione negoziabili o chiusi, come quelli di alcuni ordini professionali e quelli aperti. In particolare i fondi chiusi sono dedicati a chi esercita un’attività di lavoro subordinato o autonomo e siano iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria.
Quelli aperti invece possono essere costituiti da enti, compagnie assicurative o società di gestione del risparmio, ma anche SIM, banche o imprese di investimento comune, previa autorizzazione della Commissione di vigilanza per i Fondi Pensione.
Fondo pensione, come funziona e a cosa serve
Ma quale è l’obiettivo di un fondo pensione? L’investimento è legato ad un orizzonte temporale di lungo periodo perché il periodo di accumulo terminerà alla fine della vita lavorativa. L’erogazione può avvenire con una anzianità minima prevista, quindi con un requisito di età anagrafica e di partecipazione. L’ammontare erogato sarà determinato dai contributi versati nel corso degli anni.
Per i fondi pensione chiusi, il sottoscrittore può ritirare anticipatamente parte o l’intero importo versato dopo 8 anni in presenza di alcuni casi specifici, ovverosia nel caso in cui il soggetto si trovi nell’oggettiva necessità di disporre di mezzi finanziari per sostenere spese socialmente rilevanti, come quelle sanitarie, l’acquisto di una prima casa o interventi di manutenzione straordinari.
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Al momento della scadenza invece è possibile scegliere tra la restituzione delle somme versate in forma di rendita oppure in una forma mista, con la restituzione di una parte di capitale, che però non può superare il 50% del totale accumulato.
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Il patrimonio del fondo pensione è depositato presso una banca depositaria che deve verificare la conformità degli investimenti, la modalità di emissione e il calcolo del rimborso delle quote. I fondi pensione non sono soggetti alle imposte sui redditi. Invece è presente un’imposta sostitutiva dell’11% calcolata sul risultato netto, mentre i contributi sono, entro certi limiti, riconosciuti in deduzione del reddito complessivo.