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Euro digitale, al via la sperimentazione del nuovo progetto della Bce

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Chiara Feleppa

Al via la sperimentazione da parte della Banca centrale europea sulla moneta digitale. Ecco in cosa consiste e cosa prevede. 

Si chiama euro digitale ed è il nuovo progetto della Banca centrale europea sulle criptovalute. Il progetto è ormai entrato nella sua fase esplorativa che durerà due anni e avrà come obiettivo l’affrontare le questioni chiave relative alla progettazione e alla distribuzione. Un euro digitale, chiariscono dall’Europa, deve infatti essere in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini europei e soprattutto deve agire contro l’evasione fiscale e contro le attività illecite, senza impattare sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria. “Ciò non pregiudica alcuna futura decisione sulla possibile emissione di un euro digitale, che arriverà solo in seguito. In ogni caso, un euro digitale integrerebbe il contante senza sostituirlo”, fanno sapere fonti europee.

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Il progetto dell’Euro digitale mira a sviluppare una soluzione che sia in linea con le esigenze del sistema dei pagamenti. Per ora, la Bce ha approvato solo il progetto ma resta da capire la fattibilità della sua attuazione. L’Euro digitale non sostituirà la moneta cartacea, che continuerà a circolare e avere lo stesso valore e le stesse caratteristiche di oggi.
La sperimentazione servirà a mettere a punto le caratteristiche tecniche in vista di un’eventuale fase successiva, che potrebbe essere di almeno altri tre anni. In caso di risultati positivi, la BCE emetterà l’Euro digitale, una moneta elettronica che affiancherà quella cartacea con i vantaggi del digitale.

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I servizi di pagamento digitali e online offerti dagli intermediari privati, comportano benefici in termini di comodità, rapidità ed efficienza delle transazioni; tuttavia, possono generare rischi sotto il profilo della privacy, della sicurezza e dell’accessibilità delle operazioni e anche risultare costosi per alcuni utenti. “I pagamenti digitali sono infatti utilizzati in misura maggiore dai consumatori con reddito più elevato, mentre il contante è usato soprattutto dagli utenti con reddito più contenuto, a riprova del suo ruolo essenziale al fine di favorire l’inclusione finanziaria”, riferiscono fonti della Bce.

Fra i punti a favore emersi c’è l’assenza di costi, la sicurezza, l’accettazione ovunque, la tutela della privacy, la governance solida e trasparente, la sostenibilità ambientale. Come ha spiegato Fabio Panetta, membro italiano del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea “stiamo entrando nell’era della moneta digitale. Come accadde in passato con la moneta merce o con la moneta rappresentativa, la moneta digitale si sta affermando in risposta ai mutamenti della società e all’evoluzione della tecnologia”.

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