Le assicurazioni italiane scendono in campo e si lamentano del crollo dei premi assicurativi: chiesto al governo di rivedere il bonus-malus.
La notizia rimbalza dall’assemblea annuale dell’Ania, l’associazione delle compagnie assicurative italiane e desta forte preoccupazione tra gli automobilisti italiani. Il nostro paese ha sofferto strutturalmente di coperture assicurative auto più alte degli altri paesi. Questo, nel corso degli anni, è stato causato da diversi fattori concomitanti. La gestione complessa della macchina assicurativa, che alza i costi, i numerosi tentativi di truffa e un controllo dei prezzi tra le società, in una sorta di mercato con concorrenza limitata.
Nel corso degli anni si sono accavallati diversi interventi legislativi per sbloccare un mercato dove assicurare una automobile è stato spesso proibitivo. Il decreto Bersani, ad esempio ha concesso la possibilità di riconoscere la stessa classe di merito nello stesso nucleo familiare.
L’Ania contesta il sistema attuale Bonus-Malus che avrebbe perso la sua efficacia ed è ritenuto “obsoleto” e non più in grado di fornire una reale misurazione del rischio di guida. Per questo viene chiesto un intervento dello stato per modificare questo strumento ma, stando a quanto riportato dal Sole24 Ore, il costo complessivo dei sinistri è calato di quasi il 20% nel 2020, a fronte di un decremento del 6% dei premi, sempre riferito allo stesso anno.
Questa diminuzione è stata causata anche dal lockdown, che ha fatto crollare la circolazione delle auto e quindi dei sinistri. Il 2020 è stato un anno d’oro per il ramo RC auto, ma il 2021 ha visto tornare la situazione al periodo precedente. L’Ania sottolinea come il premio medio sia sceso del 35% a partire dal 2012.
Rc Auto, assicurazioni contro il Bonus-Malus e l’IVASS si accorda
La revisione del sistema bonus-malus dell’Rc Auto è appoggiata anche dall’IVASS, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. Il presidente Federico Signorini ha confermato come questo metodo di rilevamento non sia più attendibile e come provochi storture, anche clamorose, tra le diverse regioni e tra città.
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Ania e IVASS per questo chiedono una cambiamento radicale, anche estendendo un tavolo di lavoro con istituzioni, industria dell’auto e consumatori. Una delle storture rilevate è quella del risarcimento diretto, non ben disciplinata e spesso dannosa per gli assicurati, anche per l’omogeneità della prassi tra le varie assicurazioni.
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Secondo l’associazione i prezzi continuano a calare per le varie campagne promozionali, per questo il saldo positivo del 2020 potrebbe essere azzerato nel 2021, un campanello di allarme che potrebbe anticipare una nuova esplosione dei prezzi assicurativi.