Addio ai diritti in imbarco. In 20 aeroporto in tutta Italia si abbasseranno i prezzi dei biglietti.
Torna il periodo delle vacanze e dei viaggi in aereo, e con le restrizioni anti contagio che rientrano pian piano aumenta la voglia degli italiani di andare in vacanza. Un nuovo emendamento del Decreto Sostegni Bis, ancora in attesa di essere convertito in legge, firmato dal deputato Davide Gariglio del PD, sospende fino al 31 dicembre 2021 l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei piccoli aeroporti.
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Gli scali interessati da questo emendamento sono 20 disseminati in tutta Italia. Per la precisione, tutti quegli aeroporti che hanno registrato un traffico pari o inferiore a un milione di passeggeri in tutto il 2019. L’emendamento, già proposto nella legge di Bilancio, è volto a favorire i piccoli aeroporti danneggiati dallo stop dei voli causato dall pandemia, fornendo loro condizioni più vantaggiose per attirare nuovi potenziali viaggiatori.
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Gli scali in cui si può fare uso della sconto
L’Enac ha reso noto, secondo la consultazione dei dati di traffico el 2019, che gli aeroporti in cui si potrà usufriure dello sconto saranno: Alghero, Ancona, Bolzano, Brescia, Comiso, Crotone, Cuneo, Genova, Grosseto, Lampedusa, Marina di Campo, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Taranto, Trapani e Trieste. In questi aeroporti il biglietto aereo avrà uno sconto dato dalla rimozione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco. La copertura prevista è di circa 5,7 milioni di euro per il 2021, imputata sul Fondo esigenze indifferibili.
L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco era stata istituita nel 2004 con un prezzo di 1 euro per passeggero imbarcato. Fondi destinati alla sicurezza sotto vari aspetti. In seguito il costo è salito da 1 euro a 6,50 euro a passeggero, 5 euro destinati all’INPS e 50 centesimi al servizio anti-incendio degli aeroporti. 1 euro viene poi ripartito dall’Enav per i costi di sicurezza degli impianti, prevenzione e contrasto della criminalità negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Una piccola parte delle risorse dell’Enav vanno infine ai comuni.