Il governo Draghi rilancia l’uso della moneta elettronica con il bonus bancomat, fino a 480 euro per negozi, professionisti e locali.
Il tema dei bonus fiscali è un argomento sensibile, soprattutto in tema di rilancio dell’economia. Il PNRR è la chiave per far riprendere il nostro paese, che ha subito pesantemente le conseguenze causate dalla pandemia.
Uno dei limiti intrinsechi dell’Italia rimane il sommerso, fatto di lavoro nero e pagamenti fuori scontrino o fattura. Il precedente governo Conte ha tentato di stimolare l’uso della moneta elettronica al posto del contante con l’iniziativa del Cashback. In questo caso l’obiettivo erano i consumatori, invogliati ad utilizzare bancomat e carte per ottenere un bonus sugli acquisti.
I risultati economici non hanno raggiungo gli obiettivi ed il nuovo governo ha deciso di cancellare definitivamente l’iniziativa, ribaltandone per la visione e puntando direttamente su chi deve ricevere il pagamento.
La novità ruota sul decreto lavoro n.99 approvato in CdM lo scorso 30 giugno con l’obiettivo di stimolare l’utilizzo dei mezzi di tracciamento dei pagamenti, muovendo i fondi destinati al Cashback verso un incentivo che potrebbe dare risultati migliori rispetto al precedente.
Questo sostegno infatti riguarda tutti i contribuenti che sono dotati o devono dotarsi di POS. Parliamo di esercenti, ristoratori, ma anche studi o liberi professionisti, molti dei quali non hanno mai scelto di dotarsi di un bancomat per i costi delle commissioni bancarie
Questo aiuto alle imprese è prezioso e può risolvere il limite alla diffusione dei pagamenti elettronici in Italia dovuto ai costi di gestione. Ma chi può accedere a questo bonus? Sono ammessi tutti gli intestatari di partita IVA e consente anche l’acquisto di apparecchi di ultima generazione.
Si tratta di un credito di imposta che si cumula con gli altri disponibili. Il Bonus viene riconosciuto anche per le spese di commissione, oltre che per gli strumenti di tracciamento. Nel decreto viene specificato che è valido anche per il noleggio, oltre che per l’acquisto, ma uno dei requisiti è la memorizzazione del trasferimento tramite registratore di cassa.
Il periodo temporale in cui sarà riconosciuto l’incentivo è compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 e sarà così suddiviso:
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Un valore massimo di 160 euro con una percentuale massima del 70% per chi, nell’anno fiscale precedente, non ha superato i 200mila euro di dichiarato.
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La percentuale scende al 40% per i contribuenti compresi tra 200mila ed 1 milione di euro, mentre viene decurtata al 10% per chi invece rientra nella fasca tra 1 milione e 5 milioni. Questo credito viene riconosciuto per l’acquisto di un POS, mentre il vero e proprio Bonus Bancomat viene riconosciuto fino ad un massimo di 320 euro in base a queste condizioni:
Per sfruttare questo credito, infine, fa preparato un modello F24 da portare poi in compensazione nella dichiarazione dei redditi.
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