Comprare casa senza soldi non è una follia. Oggi esistono diversi strumenti che possono compensare la mancanza di liquidità.
L’acquisto di un immobile richiede diversi elementi economici. L’impegno è gravoso, visto che si tratta di un acquisto importante e spesso definitivo, per la vita. Le case poi costano e necessitano di un capitale disponibile. Questo però non sempre è vero e per fortuna esistono soluzioni alternative che possono permetterci di arrivare alla casa dei nostri sogni, anche partendo da zero.
Basti pensare alle giovani coppie che, avendo iniziato relativamente da poco a lavorare, non hanno fondi sufficienti per coprire anche l’anticipo. Tipicamente gli istituti di credito coprono fino all’80 della spesa, lasciando il 20% al pagamento diretto tra acquirente e venditore. Va tenuto presente poi l’eventuale costo per la ristrutturazione o quello per l’acquisto dei mobili.
L’impossibilità è spesso frustrante e costringe molti ad optare per un affitto, che però non risolve il problema e lo sposta solo avanti nel tempo. Ma quali alternative esistono oggi per poter acquistare un immobile senza soldi?
Comprare una casa senza soldi con il muto al 100%
Oggi i mutui hanno un tasso di interesse molto basso e alcune banche stanno incentivando un mercato asfittico proponendo mutui che coprono il 100% della spesa. Spesso vengono concessi anche a chi non ha un lavoro stabile, possibilmente dietro garanzie dei genitori, ma hanno una durata molto lunga.
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Possono infatti raggiungere i 30 anni ed i tassi sfiorano il 2%, più alto rispetto a quelli tradizionali visto il rischio che prende l’istituto bancario. Accanto a questi ci sono anche i mutui al 90 o al 95%.
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In questo caso è più facile trovare un istituto di credito disponibile all’erogazione e l’ulteriore vantaggio risiede nel tasso di interesse più basso: spesso infatti, sia con fisso che con il variabile, si rimane attorno all’1%.
L’ultima alternativa è molto creativa e stimolante. Si chiama Rent to buy, viene dagli Stati Uniti e in Italia è stato tradotto con affitto con riscatto. In pratica, attraverso una scrittura privata firmata davanti ad un notaio, viene stabilito un canone mensile che copre almeno il 20% dell’immobile. A scadenza del contratto avviene poi il rogito sulla parte restante, che sarà chiaramente più bassa del totale. Questo consente così di rimandare l’acquisto e di avere il tempo necessario per trovare un mutuo “tradizionale”.