Il self publishing può essere una buona soluzione per chi decide di pubblicare un libro. Ecco in cosa consiste.
Pubblicare un libro è un sogno di molti che può sembrare talvolta impossibile. I fattori da prendere in considerazione sono diversi. In primis, bisogna analizzare il mondo dell’editoria, tanto affascinante quanto complesso. Le case editrici – che si dividono in piccole, medie o grandi in base al numero di libri pubblicati ogni anno – sono restii alla pubblicazione di giovani esordienti. Certe volte, bisogna avere fortuna e sperare che il proprio dattiloscritto finisca sulla scrivania giusta. Oppure, bisogna sperare che l’email contenente il nostro romanzo venga davvero letto e preso in considerazione. Certe volte, i tempi di attesa sono molto lunghi e possono variare in media dai 3 ai 6 mesi. Certe altre, non si ha neanche risposta e al silenzio corrisponde un rifiuto, anche se non spiegato. Al contrario, ci sono case editrici che ti inviano il loro parere, magari lasciandoti qualche consiglio.
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Ci sono poi le case editrici a pagamento, che richiedono un compenso per pubblicare un determinato numero di copie, molte delle quali dovrai acquistare tu. A questo, si aggiunge il fatto che spesso e volentieri le case editrici mancano di una strategia adeguata di comunicazione e che i guadagni che finiscono nelle casse degli autori sono davvero minimi. Le percentuali sono irrisorie, pari anche al 5% del prezzo di copertina. Inoltre, un’altra problematica riguarda il fatto che spesso l’autore non ha autonomia e finisce nelle mani e decisioni di chi ne organizza la pubblicazione.
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Il self publishing?
Insomma, il panorama dell’editoria è complesso e molti che vogliono intraprendere questo percorso si scoraggiano facilmente. Una buona alternativa può essere il self publishing, anche detta l’auto pubblicazione, che può essere un’alternativa all’editoria a pagamento. Questo significa anche, però, essere editore di se stessi. Bisogna avere competenze di editing, grafica e conoscenza dei processi editoriali e di pubblicazione. A differenza dell’editoria a pagamento, che è il vero male dell’editoria, l’auto-pubblicazione permette allo scrittore di godere della piena libertà e di poter pubblicare ciò che più ritiene opportuno. Gli introiti sono 10 volte più alti rispetto a quelli dell’editoria tradizionale, qualora si riesca a vendere. Inoltre, l’autore con l’auto-pubblicazione ha l’opportunità di monitorare incassi e vendite in presa diretta.
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Il prezzo può essere variato quanto e quando lo si ritiene necessario. Inoltre, l’autore detiene i diritti di commercializzazione della pubblicazione e i guadagni vanno direttamente nelle casse degli autori. Le quote di guadagno stimate sul prezzo di copertina di una pubblicazione vengono definite come “royalty”, ossia “commissioni”. Certamente, bisogna avere conoscenza di strumenti per convertire il testo nei diversi formati, che siano digitale, cartaceo e audiolibro; realizzare la grafica della copertina, nel caso in cui non ci si voglia rivolgere a professionisti; avere conoscenza delle strategie promozionali. All’inizio, tutto questo può scoraggiarti ma non preoccuparti… basta informarti sui canali giusti e rivolgerti, se serve, ad un esperto del settore. In bocca al lupo!