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Tasse universitarie, ecco quali sono e come pagarle meno

Published by
Riccardo Magliano

Gli studi universitari sono pieni di tasse da pagare, a costi spesso proibitivi per gli studenti e le loro famiglie. Tuttavia esistono dei modi per risparmiare.

Un percorso universitario può essere costoso da sostenere. Ogni anno nuove tasse universitarie da pagare, spesso non è neanche facile calcolare con precisione l’importo finale, viste tutte le variabili. Oltre a questo, in molti non conoscono tutte le agevolazioni che esistono per facilitare il percorso universitario, messe a disposizione dall’università stessa, ma anche dalle Regioni, dallo Stato e altri.

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I costi complessivi dell’università sono diversi e non tutte sono esattamente tasse. Nello specifico possiamo individuare 5 grandi costi per studiare in università:

  • Contributi universitari: I contributi sono determinati autonomamente da ogni ateneo in base agli obbiettivi didattici e relativamente ai servizi offerti agli studenti. Tali contributi variano quindi a seconda dell’ateneo e del percorso formativo.
  • Tassa Regionale: Ogni università riscuote per la Regione una tassa di 140 euro.
  • Imposta di bollo: Per inoltrare la domanda di iscrizione e immatricolazione è necessario pagare un bollo il cui ammontare è specificato dalle segreterie.
  • Prima rata: La rata iniziale prevede un pagamento medesimo per tutti gli studenti iscritti a una stessa facoltà dello stesso ateneo, eccezion fatta per chi beneficia di borse di studio e riduzione ISEE che consentono agli studenti di versare un importo complessivo inferiore, addirittura, a quello della prima rata.
  • Seconda rata: L’importo di questa rata è dato dall’importo delle tasse universitarie a debito meno l’acconto versato nella prima rata. Pertanto varia in base all’ISEE del soggetto. In alcune università è prevista una dilazione in tre rate.

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Borse di studio e altre soluzioni

Il primo modo per pagare un minore importo dalle tasse universitarie è quello di presentare il modello ISEE specifico per le università in modo da attestare la propria appartenenza a una determinata fascia di reddito. Il modulo ISEE deve essere richiesto a un CAF convenzionato con l’università oppure all’INPS. A chi non presenterà il modulo entro la scadenza prima dell’inizio dell’anno accademico verrà applicata l’aliquota massima per il calcolo delle tasse universitarie.

Le borse di studio vengono assegnare tramite bandi dallo Stato, dalle Regioni e dalle stesse università tenendo di conto reddito e merito dello studente.

Le università ammettono anche particolari situazioni in cui lo studente può essere esonerato dal pagamento delle tasse universitarie. Questo tipo di esoneri sono gestiti dall’ateneo e si rivolgono principalmente agli studenti meritevoli. Sono esenti dal pagamento delle tasse le matricole che hanno superato l’esame di maturità con un voto pari a 100, ed hanno uno sconto del 50% su tutte le tasse quelli con voto tra il 90 e il 99, am sono eccezioni che non tutti gli atenei ammettono. La maggior parte degli atenei tiene una classifica interna degli studenti che hanno dato più esami tenendo una media di voti alta per tutto l’anno, questi avranno un esonero del 10% sulle tasse dell’anno successivo. Infine alcuni atenei esonerano dal pagamento delle tasse del primo anno di una laurea magistrale superiore gli studenti che hanno conseguito il voto di 110 e lode nella laurea triennale.

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