Tutto quello che c’è da sapere sul bonus matrimonio: a chi spetta, come fare per averlo e quali sono i requisiti per richiederlo!
Se stai pensando di sposarti, questo può essere il momento adatto per farlo. Il settore wedding è stato duramente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni, che hanno di fatto bloccato l’organizzazione di tutti gli eventi tra cui, appunto, i matrimoni. Ora che la ripresa si concretizza, numerosi sono i sussidi erogati alle coppie che decidono di sposarsi in virtù, anche, del fatto che molte sono state costrette a rimandare le nozze causa restrizioni. Il Bonus matrimonio 2021 mira a sostenere il settore wedding in due diverse forme. Da una parte, prevede aiuti alle coppie di sposi, con una detrazione delle spese connesse al matrimonio; dall’altra destina alcuni aiuti agli operatori del settore, tra cui organizzatori dei ricevimenti e ristoratori che fanno servizio catering o mettono a disposizione sale per i ricevimenti.
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Entrando nello specifico, il Bonus sposi 2021 consiste in una riduzione delle spese connesse e documentante alle nozze per gli anni 2021, 2022 e 2023. La detrazione sarà pari al 25% della spesa sostenuta per l’organizzazione del matrimonio fino ad un massimo di 25.000 euro. Per i contributi a fondo perduto ( che spettano quindi ai gestori), questi possono essere beneficiati dai titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel territorio italiano che svolgano attività d’impresa, arte o professione o producano reddito agrario, operanti nel settore della ristorazione collettiva o del wedding. Il contributo ammonta al 30% della differenza tra il calo di fatturato annuale del 2020 e quello del 2019. Alle attività avviate dal 2019 spetteranno invece 5mila euro.
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Per richiedere il contributo, bisogna compilare un’autocertificazione che attesti il calo di fatturato e il codice ATECO di appartenenza. Per quanto riguarda gli sposi, per gli anni 2021, 2022 e 2023 potranno detrarre alcune delle spese documentate per il matrimonio e per la festa, pari al 25% del totale fino a un massimo di 25.000 euro. La detrazione è divisa in 5 quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi e copre quasi tutte le voci di spesa per l’organizzazione del matrimonio. Rientrano nelle spese detraibili i servizi di catering e ristorazione, l’affitto dei locali, il wedding planner, fino ai fiori, ai vestiti degli sposi, al servizio fotografico e di trucco e acconciatura.
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