L’assegno di invalidità è un assegno mensile erogato dall’INPS ai cittadini con malattie invalidanti che ne riducono la capacità lavorativa. Ecco chi e come può fare richiesta.
La pensione di invalidità è un sostegno rilasciato dall’Inps e destinato a quei cittadini con malattie che ne riducono la capacità lavorativa. La condizione è altresì riconosciuta come invalidità civile. Per l’INPS è fondamentale accertarsi che il cittadino sia effettivamente in condizione di invalidità e fino a che punto questa gli impedisca di svolgere le normali attività dell’ambito quotidiano e lavorativo: in base alla difficoltà riscontrata dal soggetto, l’INPS gli riconoscerà una certa percentuale di invalidità che incide sull’entità della pensione rilasciata.
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Per fare richiesta della pensione di invalidità serve avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, poiché sono previsti altri tipi di interventi nel caso di persone di età minore o maggiore di quella richiesta. La richiesta di invalidità per patologia deve essere fatta per via telematica tramite il sito dell’INPS allegando tutto il materiale richiesto, autonomamente o con l’ausilio di un patronato, che attesti l’esistenza di una malattia invalidante, sia questa fisica, psichica o sensoriale, e un certificato sottoscritto da un medico abilitato INPS redatto non più di 30 giorni prima. Inviata la richiesta viene fissato un appuntamento per una visita di accertamento dinanzi a una commissione medica dell’ASL.
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Una pensione di invalidità per una persona invalida civile del 100% ammonta a 285,66 euro mensili per 13 mensilità e il proprio reddito annuo deve essere inferiore 16.814,34 euro. Gli invalidi civili del 100% riconosciuti sono chi è affetto da una malattia tra quelle nella lista prevista dalla legge, a questi, oltre alla pensione di invalidità, viene riconosciuta un’indennità di accompagnamento di 517,84 euro al mese per 12 mensilità. La pensione di invalidità per gli invalidi civili parziali, ossia quelli con malattie invalidanti riconosciute dalla legge a cui viene riconosciuta un’invalidità tra il 74% e il 99%, a questi viene riconosciuta una pensione di invalidità pari a 285,66 euro al mese per 12 mensilità, ma solo qualora il reddito annuo del soggetto non superasse i 4.906,72 euro.
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Un discorso diverso va fatto per i casi di cecità e sordità. I non vedenti parziali, quindi con residuo visivo di 1/10 a ogni occhio, hanno diritto a un assegno di invalidità di 285,66 euro al mese, se il reddito annuo è inferiore a 16.814,34 euro, più un’indennità speciale di 210,61 euro al mese per 12 mensilità. I non vedenti assoluti invece hanno diritto a un assegno di accompagnamento di 925,25 euro al mese. I non udenti hanno anch’essi un assegno di invalidità di 285,66 euro mensili più un’indennità di comunicazione di 259,02 euro.
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