Una moneta rara è un tesoro solo in potenza! Una volta trovata occorre sapere quando vale, come venderla e, soprattutto, a chi… Attenzione alle truffe ed occhio a sapere bene cosa fare!
La vendita di una moneta rara è una questione delicata. Per chi non si è mai addentrato particolarmente nel settore e non è un esperto in materia, è facile cadere in interpretazioni errate o truffe. Una moneta rara, infatti, fa gola soprattutto ai collezionisti privati che proveranno sempre a sfruttare un fortunato scopritore di un pezzo particolarmente pregiato per averlo a un prezzo molto favorevole. Usare un negozio di numismatica come intermediario abbasserebbe un po’ il guadagno a causa dei prezzi di commissione, ma risulterebbe più sicuro rendendoti in qualche modo più protetto dalle trufffe.
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La miglior arma che si può avere in questi casi però è la conoscenza. Sapere dall’inizio il valore della moneta trovata darà un enorme vantaggio quando si decide di venderla. Il valore delle monete rare – come accade per gli oggetti di antiquariato – cambia in base a moltissimi fattori che serve tenere sotto osservazione. Molti siti online che si occupano di numismatica riportano esempi di monete rare con il loro valore di mercato e sono un’ottima fonte di informazione. Inoltre, esistono siti di aste online che possono dare informazioni interessanti.
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Le caratteristiche di una moneta rara
Il valore delle monete cambia in base all’unicità della moneta stessa, se ha un conio particolarmente raro, o, ancora meglio, errori di conio, e al suo grado di conservazione. Nella numismatica esistono specifiche sigle per indicare lo stato di conservazione delle monete:
- FDC: Fior di conio, ovvero monete che non presentano segni di circolazione o comunque molto limitati, conservate nella maniera migliore con la brillantezza originale sulle superfici;
- SPL: Splendido, ovvero monete che hanno circolato pochissimo, con rilievi integri;
- BB: Bellissimo, ovvero monete che hanno circolato e hanno rilievi maggiori con segni di usura, anche se rimangono leggibili;
- MB: Molto bello, ovvero monete usurate con alcune parti non leggibili;
- B: Bello, ovvero monete lisce con la maggioranza dei rilievi scomparsi;
- D: Discreto, ovvero monete quasi completamente lisce con rilievi appena intuibili o con segni deturpanti
Per riconoscere lo stato di conservazione occorre osservare attentamente la moneta con una lente di ingrandimento e controllare ogni punto. Un’operazione di verifica che una persona con nessuna conoscenza di numismatica non può fare, quindi è sempre meglio consultare un esperto. Alcuni siti di aste online di monete, come ad esempio Catawiki, mettono a disposizione team di professionisti che si occupano di valutare la moneta per voi.