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Economia

Successione legittima, ecco come viene divisa un’eredità senza testamento

Published by
Riccardo Magliano

Quando un defunto ha lasciato un testamento legale che dichiara a chi e in che parti spetta la sua eredità si tiene conto della sua volontà, ma con nessun testamento la legge interviene.

La successione legittima è la tipologia di successione dell’eredità di una persona defunta che avviene a norma di legge quando la persona in questione non ha lasciato nessun documento di testamento, cosa sempre più frequente.

In questo caso la legge prevede una particolare distribuzione delle ricchezze liquide e immobili del defunto.

Condizioni per ereditare

La condizione generale per ereditare è essere viventi o al massimo nascituri (la cui nascita avvenga entro 300 giorni dalla morte di chi lascia l’eredità), premesso questo, la legge italiana considera come ereditieri per legge i parenti più prossimi del defunto, in primis il/la coniuge e i figli. In questo senso fa esempio il fatto che secondo la legge, anche in presenza di un testamento che indica come eredi dei soggetti terzi all’ambito parentale del deceduto, coniuge e figli hanno comunque diritto a una parte dell’eredità.

Come viene distribuita l’eredità

Come detto, i primi considerati per la successione legittima dell’eredità sono il/la coniuge e i figli del deceduto, ai quali spetterebbe ognuno una uguale percentuale di tutte le proprietà e contratti personali (ma non personalissimi) del defunto. Qualora quindi il defunto avesse avuto un coniuge e due figli, a ognuna delle tre persone spetterebbe un terzo dell’eredità.

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Nel caso avesse avuto un coniuge, ma nessun figlio, al coniuge spetterebbero due terzi dell’eredità, mentre la restante parte andrebbe divisa tra i fratelli del defunto e i genitori, qualora gli uni e gli altri siano ancora vivi. In questo caso ai genitori del defunto andrebbe comunque almeno un quarto della parte da dividere.

Nel caso in cui i genitori o i fratelli del defunto non siano in vita, il terzo di eredità andrà totalmente o ai gentori o ai fratelli del defunto, quelli tra loro ancora in vita.

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In mancanza di un coniuge e di figli del defunto, l’eredità verrà divisa andando per metà ai genitori e per metà ai fratelli del defunto.

Se i figli o i fratelli del defunto sono premorti oppure rinuncino all’eredità, subentrano al loro posto i loro discendenti ridetti, in virtù della cosiddetta rappresentazione.

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