Il nuovo Decreto Legge prevede il Bonus bancomat, agevolazioni per chi si dota del Pos e un credito d’imposta per le commissioni.
Prosegue la spinta e l’impegno del Governo verso la transazione elettronica. Sempre più le misure che cercano di lottare contro l’evasione fiscale, incentivando metodi di pagamento elettronici. Anche per avere accesso ai numerosi bonus messi a disposizione dal Governo durante la pandemia, è stato necessario effettuare transazioni e pagamenti tutti in modo elettronico e tracciabile. L’ultimo provvedimento in questo senso è un Decreto Legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno, che comprende alcune misure fiscali a vantaggio dei lavoratori e che mira a incentivare la tracciabilità dei pagamenti, attraverso agevolazioni a favore delle imprese.
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Il Dl prevede bonus bancomat, agevolazioni per chi si dota del Pos e credito d’imposta per le commissioni. Il decreto modifica l’articolo 22 della vecchia legge del 2019, portando dal 30% al 100% il credito d’imposta riconosciuto agli esercenti per le commissioni addebitate in caso di pagamento con bancomat, carte di credito, prepagate e altri strumenti di pagamento tracciabili. Dal primo luglio, invece, potranno usufruire del bonus bancomat tutti i titolari di partita Iva che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali. Infine, il decreto introduce un nuovo credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori di cassa.
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Gli importi
L’importo per l’acquisto di Pos sarà parametrato in base ai ricavi e compensi del richiedente. Il credito d’imposta viene riconosciuto nel limite massimo di 160 euro per soggetto. Spetterà:
- al 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano inferiori a 200mila euro;
- 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano compresi tra i 200mila e 1 milione di euro;
- 10% per chi ha ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiori a 1 milione di euro ma inferiori a 5 milioni.
A chi acquista, noleggia o utilizza strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica, spetta un credito d’imposta nel limite massimo di spesa per soggetto di 320 euro. Il bonus spetta:
- al 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano inferiori a 200mila euro;
- al 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano compresi tra i 200mila e 1 milione di euro;
- al 40% per chi ha ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiori a 1 milione di euro ma inferiori a 5 milioni.