Secondo gli esperti la moneta da 10 lire, coniata nel 1946, può arrivare ad avere un valore di circa sei mila euro!
Si sa, ormai le monete non sono più inutili gingilli da tenere in tasca o da usare. Dietro le monete e i soldi si nascondono infatti studi che cercano di stimarne il valore. Monete antiche, rare, magari con qualche errore di conio diventano pezzi unici che i collezionisti cercano di portare nella loro collezione. Il valore di una moneta dipende da moltissimi fattori, tra cui l’anno di conio; lo Stato di conservazione; il Paese di emissione. Ci sono poi monete rare che sono state dedicate a personaggi rivelanti del nostro Paese e il cui valore è ancora più alto.
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Oggi parliamo della vecchia moneta da 10 lire, quella coniata nel 1946. Secondo quanto riferito da Massimo Turco, intervistato da Contocorrente, la moneta può avere un valore altissimo. Turco, titolare di un celebre negozio di numismatica in provincia di Livorno, ha messo in allerta sull’attenzione da prestare alle monete, per evitare di incappare in truffe. La moneta da 10 lire, coniata nel 1946, ha su una facciata raffigurato un ramoscello d’ulivo e sull’altra un cavallo alato. Storicamente, la moneta ha significato simbolicamente l’uscita dell’Italia dalla guerra e dalla dittatura, verso un futuro sereno e radioso.
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Il suo valore dipende da moltissimi fattori. Se tenuta in buono stato, la moneta può raggiungere l’incredibile valore di 6000 euro . Per un’ attenta valutazione, conviene rivolgersi ad un esperto di numismatica che può indirizzare verso un canale di vendita serio e soprattutto sicuro.
Il collezionismo di monete è quella forma di collezionismo e di commercio che riguarda le monete o altre forme di valute emesse legalmente. Comprende quelle monete che hanno circolato per brevi periodi, magari coniate con degli errori; oppure considerate particolarmente belle e preziose. La numismatica è invece lo studio scientifico delle monete. Tra i primi elementi da riconoscere nel momento in cui si osserva una moneta, c’è sicuramente lo stato di conservazione. Quanto più una moneta è conservata in uno stato ottimale, tanto più il suo valore risulta alto. Accanto a questo parametro oggettivo, ci sono poi gli elementi che determinano la rarità, l’autenticità, la data di stampa. Infatti, più la moneta è antica, più il suo valore risulterà alto e il suo costo sul mercato aumenterà.
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Per quanto riguarda lo stato di conservazione, i Fior di Stampa hanno un valore superiore a monete rovinate o sbiadite o banconote lacerate o strappate. Inoltre, è bene sapere che i collezionisti attribuiscono maggior valore alle banconote che hanno numerazioni di serie che iniziano con AA e terminano con A in quanto queste sono le prime ad essere state stampate. Un valore maggiore è attribuito anche alle banconote con numeri di serie particolari. Tutti numeri 1, tutti numeri 5, 9 e così via ma anche numeri in ordine crescente o decrescente, oppure alternati come 010101, sono combinazioni rare che rappresentano un valore aggiuntivo e che fanno aumentare il prezzo della moneta sul mercato. Infine, gli errori o le monete di prova rappresentano un altra grande occasione di guadagno.
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