Quando un parente passa a miglior vita e si discute della sua eredità ci sono alcune procedure da seguire. Ecco cosa bisogna fare.
Parlando di eredità lasciate da un defunto la prima cosa che può venire in mente è una ricca famiglia i cui membri si scannano a vicenda in tribunale per ottenre la fetta più grossa.
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Per quanto sia interessante in un film o in un romanzo, il diritto ereditario è qualcosa di molto più lineare e codificato che permette il passaggio dei diritti patrimoniali assoluti (proprietà, diritti reali e relative azioni), contratti e obbligazioni, tranne quelli personalissimi o familiari (se fossi sposato e morissi domani il mio matrimonio non verrebbe ereditato da qualcuno).
La successione può essere di tipo testamentario, se il defunto aveva precedentemente scritto e registrato un testamento per distribuire secondo la propria volontà le proprietà succitate a chi desidera, esse verranno distribuite secondo tale volontà.
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di tipo legittimo, nel caso in cui non vi sia nessun testamento o che sia dichiarato invalido, la legge prevede che si individuino tra i parenti e i congiunti del defunto gli eredi a cui spartire a norma di legge l’asse ereditario.
Infine di tipo necessario, ovvero quanto il testatore disponga dell’eredità dei propri beni, ma non tiene conto dei diritti garantiti dalla legge per i parenti più stretti, ai quali viene comunque riconosciuta una quota dell’eredità.
Una persona potrebbe essere dichiarata indegna dell’eredità nel caso in cui abbia arrecato una grave offesa al defunto o a uno dei suoi congiunti. Offese gravi quanto l’omicidio, denuncia infondata per calunnia o falsificazione o contaminazione del documento testamentario. Il defunto può “riabilitare” l’indegno attraverso il proprio testamento.
Dopo che il notaio, ha informato gli eredi della dei loro diritti di successione, questi devono, entro un anno dalla morte del testatore, presentare la dichiarazione di successione e pagare le tasse di successione.
Così otterranno un attestato da parte dell’Agenzia delle Entrate che li rende eredi a tutti gli effetti e potranno ottenere la liquidazione e ripartizione dell’eredità, mentre per quanto riguarda le proprietà immobili, la denuncia di successione viene trasmessa al Catasto e alla Conservatoria per l’aggiornamento dei dati.
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I parenti in linea retta del defunto a cui sono stati lasciati non più di 100.000 euro senza beni immobili o diritti reali immobiliari su fabbricati o terreni e chi ha rinunciato all’eredità, non deve presentare la dichiarazione di successione e di conseguenza sono esonerati dal pagamento delle tasse di successione. Se il defunto possedeva solo beni immobili, i parenti fruiscono comunque dell’esonero.
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