In Italia la stagione estiva è sempre un gran fermento. Ora che viaggiare e andare in vacanza è tornato relativamente sicuro l’Italia torna a essere paese di turismo e vacanze.
L’estate è arrivata e con l’emergenza sanitaria in progressivo rientro e il numero di vaccinati contro il Covid-19 sempre più in crescita, la domanda per gli alloggi in vacanza è tornata alta.
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Prevedibile che sia, il minore rischio di contagio da parte della malattia porta molte più persone a concedersi una vacanza estiva approfittando del caldo per concedersi una settimana o più di mare o montagna. In particolare il mese di agosto vede una impennata delle prenotazioni sia di italiani che di stranieri per le zone turistiche del nostro paese; si parla di circa il 70% in più rispetto al 2020.
Aumento di richieste… e costi
Secondo un sondaggio il 71% degli italiani è già sicuro di andare in vacanza, il 20% non ne è sicura e il 9% non si muoverà da casa, di quelli che andranno in vacanza il 91% resterà in italia.
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Per la maggior parte gli italiani preferiscono passare le vacanze in una casa vacanze piuttosto che negli alberghi, all’insegna del distanziamento sociale e del relax dopo un anno e mezzo di chiusura in casa per colpa della pandemia, che ha fatto schizzare alle stelle la richiesta di case vacanza in affitto, ben del 98%.
Una così alta richiesta non poteva che portare ad un considerevole aumento dei prezzi medi dei canone di case vacanze nelle zone turistiche. Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, “Il mercato della locazione nelle località turistiche di mare è caratterizzato da un canone settimanale dal valore massimo di 1.900 euro a luglio e 2.200 euro ad agosto per i bilocali”, prezzi che salgono ulterioremente per soluzioni più grandi, fino a 2.700 euro per i trilocali e fino a 3.900 per le villette.
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Oltre agli affitti più cari il mercato ha già avuto il suo effetto sulle case in vendita. Chi vuole acquistare una casa in una località turistica dovrà ora spendere dall’1,5% al 4% in più rispetto allo scorso anno.
Molti stranieri, ma solo europei
Un aumento così alto delle richieste deriva anche dalle prenotazione dall’estero, in particolare Danimarca, Germania, Olanda, Belgio e Svezia, mentre sono in calo le prenotazioni da parte di turisti americani e australiani.