Il mondo del collezionismo è al tempo stesso assurdo e affascinante. Un complesso meccanismo che permette a oggetti di poco valore ad acquisirne nel tempo più di quanto si possa immaginare. Così una moneta dal valore di 500 lire può venire oggi a valere una piccola fortuna.
La moneta da 500 lire che ricorderanno coloro che hanno vissuto l’epoca precendente all’entrata in vigore dell’euro sarà la classica bimetallica, molto simile agli attuali 2 euro. Quella moneta è però entrata in vigore solo nel 1982, precedentemene la moneta da 500 lire era una monera in argento 835 chiamata 500 Lire Caravelle, dalla figura delle tre navi richiamanti quelle di Cristoforo Colombo sul fronte della moneta.
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La 500 Lire Caravelle era una moneta di valore modesto, coniata per la prima volta nel 1957, tirata in moltissimi coni diversi e tutt’oggi di scarso valore anche per i collezionisti. Si stima che di esemplari della moneta ne esistano circa 6 milioni e il suo valore sul mercato sia di circa 5 euro.
Una versione molto particolare
C’è però un’eccezione. Nel 1957, prima dell’entrata in vigore ufficiale della 500 Lire Caravelle, ne fu realizzata una versione di prova che venne distribuita ai Deputati e ai Senatori del Parlamento italiano per commemorare la legislazione di quell’anno e perciò realizzata in una tiratura molto limitata.
Le particolarità di questa versione di prova sono due: la dicitura PROVA sulla moneta, per distinguerla dalle versione successive, e un errore di conio che mette le bandiere delle tre caravelle nella direzione opposta rispetto alle vele, errore poi corretto nelle tirature successive.
L’estreme riconoscibilità e unicità della versione di prova della moneta derivata dall’errore di conio, unito alla rarità degli esemplari in tiratura limitata ha fatto schizzare alle stelle l’interesse dei collezionisti verso la moneta e di conseguenza il suo valore sul mercato.
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Non la quantità di argento al suo interno, uguale a quella di qualsiasi altra 500 Lire Caravelle di altro conio, ma la sua unicità decretarono il successo della moneta, che oggi ha un valore di mercato che oscilla tra i 3.000 e i 12.000 euro in base al fior di conio e allo stato di conservazione. Una vera fortuna racchiusa in una moneta.