Alcune monete possono valere una fortuna. In genere, il valore di una moneta dipende da errori di conio; modalità di emissione; lo Stato che li emette. Ecco quali fattori influenzano il valore di una moneta.
In genere, il valore delle monete è stabilito da due fattori chiave: tiratura e reperibilità. La tiratura è il numero di monete che vengono messe in circolazione dalla zecca dello Stato, in genere pari a 3,4 o 5 milioni. La reperibilità, invece, indica quanto una moneta sia veramente reperibile in commercio. Monete comuni, come gli euro, possono arrivare a valere migliaia di euro a causa di vari fattori come una tiratura limitata; errori di conio; modalità di emissione. Inoltre, il valore può dipendere dallo Stato che li emette e aumenta nel caso di euro commemorativi.
Leggi anche: Green Pass, ecco come funziona e come richiederlo
Le modalità di emissione delle monete, decise dalle diverse Banche dei paesi dell’area Euro, possono influire sulle quotazioni della moneta unica. Un esempio viene offerto dai 2 euro commemorativi della Finlandia, nel 2004. La tiratura è stata alta, di 1 milione di pezzi, ma è stato deciso di non aggregare le monetine in rotolini di 2 euro commemorativi. Queste si sono quindi trovate sparse nei comuni rotolini dei normali 2 euro del 2004. La moneta è quindi di difficile reperibilità e il valore è schizzato a più di 50 euro. Anche lo Stato che emette denaro può incidere sulle possibilità di speculazione, in base alle modalità di commercializzazione che rendono difficile la reperibilità delle monete.
Leggi anche: Come abbassare i consumi di luce per l’estate 2021
Il valore della moneta dipende anche dall’errore di conio. Ad esempio, prendiamo il caso di 1 centesimo di euro italiano: nella facciata è rappresentata la Mole Antonelliana anziché Castel del Monte. Un errore corretto tardi quando ormai la moneta era già stata messa in circolazione. La quotazione è sbalzata tanto che la moneta potrebbe valere 2.500 o addirittura 3.000 euro. Ci sono poi gli euro commemorativi, che sono però facilmente reperibili e coniati in grandi quantità. Pertanto, il loro valore economico non è altissimo.