Secondo un’indagine commissionata da Subito.it, ben 4 milioni di individui ha dichiarato di aver sottoscritto o rinnovato una polizza a vita dopo il Coronavirus.
Chi non ha paura di morire? E chi, soprattutto, non ha pensato all’altro mondo durante questo terribile anno di pandemia? Il Coronavirus ha alimentato fragilità e insicurezze di ciascuno di noi, portandoci spesso a ripensare le nostre certezze e i punti solidi della nostra vita. Le restrizioni, sul solco di uno scenario apocalittico, hanno reso evidente quanto la nostra vita possa cambiare in un attimo, obbligandoci ad andare in una direzione talvolta opposta da quella che avevamo pensato; ad invertire la rotta; a rimettere in discussione noi e ciò che abbiamo intorno.
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Stando ad un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, ben 7 individui su 10 hanno dichiarato di aver sviluppato paure che non avevano prima della pandemia. Una cifra abbastanza alta, pari ad oltre 30,7 milioni di italiani. Ed è per questo che il Coronavirus sembra aver spinto i giovani e molte persone ad optare per una copertura assicurativa. Infatti, 4 milioni di individui ha dichiarato di aver sottoscritto o rinnovato una polizza a vita. Di questi, ben 750.000 persone tra gli intervistati ha dichiarato di averlo fatto per la prima volta. La maggior parte ha un’età compresa tra i 70 e i 74 anni.
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Gli altri dati
Dai dati dell’indagine emerge che il 47,1% ha ancora paura degli assembramenti, anche se l’andamento del piano vaccinale dovrebbe rendere le persone più sicure in futuro sotto questo punto di vista. Sta di fatto che più di 20,6 milioni di individui ha ammesso di aver paura delle persone e il 67% di questi appartiene alla fascia di età compresa tra i 65 e i 69 anni di età.
Circa 7,8 milioni hanno dichiarato di aver paura di incontrare altre persone che siano amici, familiari o conoscenti. La maggior parte di questi ha tra i 18 e i 24 anni. Rimane la paura di salire sui mezzi pubblici per più di 1 italiano su 2, il 36,3% degli intervistati, cioè 15,8 milioni di persone. Ci sono quelli che hanno paura di viaggiare, pari a 9 milioni e mezzo di italiani. Quasi 8 milioni di intervistati, il 18,2%, hanno paura di andare al ristorante. Di questi, il 27,4% ha tra 55 e 64 anni; la percentuale scende all’8,1% fra i giovani appartenenti alla fascia anagrafica 18-24 anni.