E’ in arrivo l’estate e sono in arrivo anche diversi bonus stanziati dal Governo in vista della stagione estiva. Ecco quali sono.
Il 2021 sarà ricordato come l’anno dei bonus. Il Governo, in seguito allo scoppio della pandemia, ne ha stanziati tantissimi per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e delle famiglie. In vista del periodo estivo, diversi bonus sono stati previsti per cercare di risollevare il turismo. L’allentamento delle misure restrittive e il piano vaccinale sembrano dare uno spiraglio di ripresa. Vediamo quindi quali sono le varie misure messe in atto dal Governo.
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La prima è il famoso Bonus vacanze 2021, introdotto dal Governo Conte e pochi giorni fa leggermente ritoccato dall’esecutivo Draghi. Per il bonus vacanze, lo scorso anno, era stato finanziato con 2,6 miliardi di euro ma, di questi, ne sono stati usati soltanto 840 milioni. Al momento, il bonus è utilizzabile solo da coloro che ne hanno fatto richiesta entro il 31 dicembre 2020. Ma il bonus è stato prorogato e rateizzato, ed è spendibile per diverse vacanze e in diverse strutture turistiche. Possono richiederlo le famiglie con un Isee che non superi i 40mila euro e l’importo varia a seconda del numero di membri del nucleo familiare: per famiglie di 3 o più persone è previsto il limite massimo di 500 euro; per i nuclei di 2 persone la somma spettante è 300 euro, mentre per le singole persone il bonus è di 150 euro.
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L’80% della somma spettante si può spendere sotto forma di sconto direttamente nella struttura ricettiva, il restante 20% si può scaricare come detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno e che quindi fa richiesta del bonus. Il bonus vacanze va richiesto tramite l’app IO, l’applicazione dei servizi pubblici. L’importo del bonus vacanza 2021 viene erogato e può essere speso tramite un codice identificativo digitale associato a un QR code da presentare, insieme al codice fiscale, alla struttura ricettiva nella quale si è scelto di soggiornare. L’albergatore applica immediatamente lo sconto e riceve automaticamente il rimborso come credito d’imposta
Un’altra misura è il Bonus centri estivi. La misura è stata attivata dall’INPS e mira ad offrire sostegno economico alle famiglie con minori compresi tra i 3 e i 14 anni di età. Il contributo copre i costi di iscrizione presso i centri estivi e non richiede ISEE. A richiedere il beneficio non è chiaramente il minore, ma il genitore o chiunque ha responsabilità del bambino, anche se di fatto quest’ultimo usufruisce dell’incentivo. L’incentivo assegna un importo massimo di 100 euro a settimana come rimborso delle spese per l’iscrizione del minore a un centro estivo o altre attività ricreative estive. Può essere utilizzato per le spese tra giugno e settembre, ma il minore deve essere iscritto ai centri estivi minimo una settimana e massimo quattro per godere del beneficio.
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Il bonus non prevede l’Isee ma ha un tetto massimo di 3.000 contributi, 500 dei quali riservati ai minori disabili. Per questo, sarà data priorità a chi ha difficoltà di reddito e agli orfani, dietro compilazione di una graduatoria stabilita comunque in base al parametro dell’Isee. Gli incentivi non possono superare i 100 euro a settimana e sono così assegnati:
• il 100% di rimborso se l’ISEE è sotto gli 8.000,00 euro;
• il 95% di rimborso se l’ISEE è compreso tra 8.000,01 e 24.000,00 euro;
• il 90% di rimborso se l’ISEE è compreso tra 24.000,01 e 32.000,00 euro;
• l’ 85% di rimborso se l’ISEE è compreso tra 32.000,01 e 56.000,00 euro;
• l’80% di rimborso se l’ISEE supera i 56.000,00 euro oppure nel caso non sia fornita nessuna certificazione relativa al reddito.
Nel caso il bonus centri estivi sia richiesto per un minore disabile, c’è una maggiorazione del 50%. La somma erogabile arriva quindi a 400 euro o 500 euro per i nuclei con minori disabili. E’ possibile presentare domanda dal 26 maggio fino al 18 giugno 2021 , sul sito dell’INPS , alla sezione Accesso ai servizi di Welfare. Per fare domanda è necessario essere in possesso dello Spid.
Bonus Baby Sitter
Tra i numerosi bonus previsti per il 2021 c’è anche il bonus baby sitting. Infatti, il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 prevede la possibilità, per i genitori di figli minori di 14 anni affetti da infezione SARS COVID-19, di richiedere uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting. Il bonus viene erogato tramite il Libretto Famiglia, fino a un massimo di 100 euro settimanali. E’ previsto nei casi di sospensione dell’attività didattica in presenza per la durata dell’infezione o della quarantena da SARS COVID-19 del figlio, che si siano verificati dal 1° gennaio al 30 giugno 2021.
Introdotto per la prima volta nel marzo 2020 con il decreto Cura Italia, il bonus baby sitter è riconosciuto a diverse categorie di lavoratori. A differenza del bonus centri estivi, viene riconosciuto come una prestazione di lavoro occasionale. L’importo non può andare oltre i 100 euro alla settimana. Copre le spese sostenute per l’iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia, ai centri con funzione educativo e ricreativa, ai servizi integrativi e innovativi per la prima infanzia. Può essere richiesto per servizi prestati a favore di minori di 14 anni, da gennaio al 31 giugno 2021.
Il bonus può essere richiesto dalle seguenti categorie di lavoratori:
• iscritti alla Gestione Separata INPS;
• autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’INPS;
• autonomi iscritti alle Casse professionali non gestite dall’INPS;
• personale della sicurezza, difesa e soccorso pubblico;
• dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, che siano medici, infermieri (inclusi ostetrici), tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari, compresi i soccorritori e autisti/urgenza 118.
Successivamente alla registrazione del “genitore beneficiario” e del “prestatore del servizio” sulla piattaforma delle Prestazioni occasionali, la domanda può essere presentata tramite il servizio online Bonus servizi di babysitting, con accesso mediante riconoscimento dell’identità digitale. In alternativa, è possibile rivolgersi ai Patronati, utilizzando i servizi da loro offerti gratuitamente. La domanda, da inviare in via telematica, va inoltrata dal sito dell’Inps, accedendo tramite le proprie credenziali, oppure gratuitamente, avvalendosi della consulenza di patronati o CAF. I compensi vanno inseriti sul portale entro il terzo giorno del mese. L’erogazione è inviata entro il 15 del mese di riferimento.
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