Secondo Federalberghi, saranno quasi 9 milioni gli italiani che saranno in viaggio per il ponte del 2 giugno.
Una ripresa per l’economia italiana dovrebbe arrivare con il ponte del 2 giugno. Secondo Federalberghi, saranno quasi 9 milioni gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per partire e godere di qualche giorno di vacanza, dormendo almeno una notte fuori casa. Secondo le stime, il 99,3% rimarrà in Italia. Di questi, il 69,6% si muoverà all’interno della regione di residenza; il 22,5% si sposterà in qualche regione vicina; il 5,5% invece si sposterà di più. Un primo segnale di ripresa, dunque, per il settore del turismo. “Per quanto si tratti di un valore inferiore rispetto agli exploit dell’era pre-covid, in questo momento e dopo un anno come il 2020 vissuto in totale oscurità, sembra di poter gridare al miracolo” , dice il presidente Bernabò Bocca.
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Per quanto riguarda l’alloggio, molti si dirigeranno verso la casa di proprietà ( il 30,3%). Il 25, 8% si dirigerà invece verso la casa di parenti o amici; il 21,0% verso la struttura alberghiera; l’11,7% verso i bed & breakfast; il 3,1% verso l’appartamento in affitto. Per quanto riguarda le vacanze, gli italiani che hanno già in programma o stanno valutando una vacanza nei mesi estivi sono il 54,5%, con un incremento del +9,8% rispetto al 2020.
In particolare, è propenso a partire chi ha ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid-19.
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La destinazione resta comunque l’Italia . L’89,6% resterà nel bel paese. La destinazione preferita rimane il mare, con il 72,7%, seguito dalla montagna con l’8,4%; dalle località d’arte con il 5,2%; dai laghi, con il 2,6%. L‘albergo sarà di gran lunga l’alloggio preferito (28,1%), seguito da casa di parenti e amici (17,8%), dai bed & breakfast (16,7%) e dalla casa di proprietà (12,8%). Le notti che gli italiani pensano di passare fuori casa sono in leggero aumento rispetto all’anno scorso, passando da 9 a 10.
Le stime di Coldiretti
Fattori che fanno ben sperare sulla ripresa del sistema economico italiano, complice anche l’allentamento delle misure restrittive. Secondo Coldiretti, lo slittamento del coprifuoco alle 23.00 porterà ad un aumento degli incassi del 10% in virtù della possibilità di effettuare i doppi turni. Successivamente, da quando il coprifuoco slitterà ulteriormente fino ad essere definitivamente abolito, i ricavi dovrebbero essere progressivamente maggiori.
“Lo spostamento di un’ora del coprifuoco è un primo importante passo verso la riapertura totale con il via libera dal 1 giugno ai pasti al coperto a pranzo e cena che consente la riapertura di circa 180 mila realtà della ristorazione lungo la Penisola che non dispongono di spazi all’aperto”, ha sottolineato Coldiretti a seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto. Nello specifico, il superamento del coprifuoco il 21 giugno e la riapertura totale vale per la ristorazione almeno 3,5 miliardi al mese di maggiori incassi per la ristorazione.
Un ulteriore miglioramento ci sarà con l’arrivo dell’estate. A beneficiarne sarà non soltanto il settore del turismo, ma anche l’intero sistema agroalimentare, con ben oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia.