Se un tuo conoscente o amico ti invia un messaggio chiedendoti di inviare un codice di 6 cifre che dovresti aver ricevuto negli ultimi minuti, non rispondere! Si tratta, infatti, dell’ultima truffa via whatsapp!
Se un tuo conoscente o amico ti invia un messaggio chiedendoti di inviare un codice di 6 cifre che dovresti aver ricevuto negli ultimi minuti, non rispondere! Si tratta, infatti, dell’ultima truffa via Whatsapp. Funziona così: le “vittime” ricevono un codice di 6 cifre su Whatsapp che il conoscente o l’amico chiedono di essere inviato. Quel codice , in realtà, consegna l’ account WhatsApp nelle mani del truffatore, spacciatosi per amico, che lo immette all’interno del proprio dispositivo.
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Il copione della truffa è simile ad altri meccanismi di truffa che circolano ormai da tempo e si muove sulla piattaforma di messaggistica del gruppo Facebook, nonostante le misure di sicurezza adottate dai gestori per tentare di mantenere i protetti i suoi utenti. Il servizio è stato ideato da WhatsApp: immettendo il proprio numero in una copia di WhatsApp appena installata, la piattaforma invia via SMS un codice di 6 cifre al numero di telefono indicato come sistema di sicurezza. I messaggi in questione sono tutti simili: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Basta inviarlo e la vittima perde l’accesso al proprio account.
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La Polizia Postale, via Facebook, ha dato l’allarme rivelando come, nell’ultimo periodo, siano aumentate le segnalazioni da parte delle nuove vittime. L’invio del codice da infatti avvio ad un sistema a catena. Una volta impossessatisi di un account, i truffatori trascrivono i numeri di telefono nella rubrica dei contatti della vittima e iniziano a inviare la stessa tipologia di messaggi anche a loro. La truffa si diffonde inglobando decine di account, per poi proseguire ad altre truffe con carta di credito.
Attenzione, quindi: non condividere mai eventuali codici di 6 cifre ricevuti da WhatsApp via SMS. Inoltre, la Polizia postale consiglia di abilitare l’autenticazione a due fattori all’interno dell’app, con un PIN secondario da immettere oltre al codice SMS in queste situazioni.
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