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Sostegni bis, le novità sul bonus affitti: ecco a chi spetta

Published by
Chiara Feleppa

Il decreto Sostegni-bis ha introdotto una serie di modifiche al bonus affitti, per consentire a un numero maggiore di aziende di accedere all’agevolazione. Ecco le novità.

Il credito d’imposta sugli affitti al 60% è esteso a tutte le attività economiche che fatturano fino a 15 milioni di euro e viene prorogato fino al 31 luglio. Questa, sostanzialmente, la novità prevista dal decreto Sostegni-bis, che ha introdotto una serie di modifiche al bonus affitti per consentire ad un numero maggiore di aziende di accedere all’agevolazione. Le novità principali riguardano l’ abbattimento dei costi dell’affitto per imprese e professionisti, contenute nell’articolo 4 del provvedimento.

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Il credito d’imposta sugli affitti pari al 60% spetta a tutte le attività che hanno un fatturato fino a 15 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019 che nell’anno compreso fra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021 abbiano subito una riduzione media mensile dei ricavi pari ad almeno il 30% rispetto ai 12 mesi precedenti. Precedentemente, il tetto di ricavi era invece fissato a 5 milioni di euro con un calo del fatturato del 50%. Il beneficio spetta per i canoni di affitto versati da gennaio a maggio 2021. Possono farne richiesta i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

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Regole diverse sono previste per le aziende che hanno iniziato l’’attività a partire dal primo gennaio 2019. Per queste ultime, infatti, non è necessario avere il requisito delle perdite pari almeno al 30%. Basta avere un fatturato massimo di 15 milioni di euro nel 2019. Per quanto riguarda le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, il credito d’imposta previsto l’anno scorso con il dl 34/2020 è prorogato al 31 luglio 2021 , rispetto al 30 aprile precedentemente riconosciuto. L’agevolazione è al 60% e non c’è un tetto di fatturato, ma è prevista una perdita su ricavi e compensi pari ad almeno il 50% sullo stesso mese 2019. eno il 50% sullo stesso mese del 2019

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