Novità per gli under 35. Chi non ha ancora 36 anni e non può procedere al mutuo per acquistare casa, può contare sulla garanzia di Stato. Domande dal 24 giugno.
Le domande per ottenere la garanzia di Stato sull’80% della quota capitale del mutuo per la prima casa vanno presentate dal 24 giugno , al trentesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis. C’è tempo per fare richiesta fino al 30 giugno del 2022. È quanto prevede il decreto legge 73/2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale di martedì 25 maggio. Possono richiedere il beneficio i giovani che non hanno compiuto 36 anni con un Isee che non va oltre i 40mila euro annui. La misura, contenuta nel Pnrr – il Piano nazionale di ripresa e resilienza – è stata annunciata dal premier Mario Draghi alla Camera dei Deputati e trova attuazione nel pacchetto delle misure entrate nel decreto Sostegni bis, approvato dal Consiglio dei ministri e finanziate con i 40 miliardi di scostamento di bilancio.
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L’agevolazione si aggiunge al “Fondo mutui prima casa” , gestito da Consap, la cui dotazione residua è di 206,9 milioni di euro, rivolto principalmente a under 35 titolari di lavoro atipico e giovani coppie, dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni. Il Pnnr, infatti, prevede altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Non servirà, per gli under 35, un anticipo per aprire un mutuo che così potrà arrivare fino al 100% della spesa per l’acquisto. E a fare da garante ci penserà lo Stato. La misura si aggiunge agli sgravi fiscali relativi all’accensione dei prestiti per l’acquisto della prima abitazione per i più giovani.
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Gli under 35 potranno accedere al Fondo di garanzia per la prima casa. La percentuale di copertura della garanzia passa dal 50 all’80% dei finanziamenti richiesti per l’accensione di un mutuo. Tre gli interventi previsti fino alla fine del 2022 che cambiano le carte in tavola per quanto riguarda la parte fiscale dell’acquisto di un immobile:
la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta nel caso in cui venga pagata l’Iva sul valore della casa.
Inoltre, il decreto Sostegni-bis permette di ottenere risparmio anche sugli oneri sulla stipula degli atti siglati dal professionista, nella misura del 50%. Da sostenere, invece, le eventuali spese dell’agenzia immobiliare e dell’istruttoria del mutuo. Per quanto riguarda la possibilità di accedere al finanziamento del 100% senza l’obbligo di versare il 20% del capitale, il Governo destinerà a tale scopo 55 milioni di euro al Fondo mutui prima casa gestito da Consap.
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