CoffeecApp, ora il cashback è anche ai distributori automatici: ecco come

Allo scadere di un mese al termine della prima fase del cashback di Stato, arriva un’ importante novità. Ecco quale.

Manca ormai un mese al termine della prima fase del cashback di Stato, che prevede il rimborso del 10% di tutti i pagamenti fatti con carta di credito o altri metodi elettronici presso esercenti fisici. Tra le ire dei benzinai e i trucchi che continuano ad essere quotidianamente in azione, arriva un’importante novità. L’azienda IVS, leader in Italia e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici di bevande e snack, ha deciso di partecipare al cashback. Dunque, l’azienda ha spiegato che per partecipare è necessario utilizzare CoffeecApp, l’app di pagamento mobile CoffeecApp, attiva sui distributori automatici aderenti al circuito Venpay e appartenenti ai gestori convenzionati.

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CoffeecApp è una specie di portafoglio digitale, ricaricabile tramite carte di credito, debito o contante, negli accettatori dei distributori automatici. Per attivare il cashback è necessario che l’utente completi la procedura di registrazione sull’app, predisposta in convenzione con Moneynet, istituto di pagamento autorizzato dalla Banca d’Italia e controllato dal gruppo IVS. In questo modo, si certifica l’identità ed è possibile ottenere i benefici. Inoltre, con la stessa app, è possibile partecipare anche al sorteggio dei premi della Lotteria degli scontrini, inserendo il proprio codice nell’apposita sezione. Dal 10 giugno 2021 inizieranno le estrazioni settimanali con 15 premi da 25mila euro per gli acquirenti e 15 premi da 5mila euro per gli esercenti.

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La possibilità di attivare il cashback sull’app sarà “estesa a tutti gli utenti entro il mese di giugno, man mano che le procedure di registrazione progrediranno”, ha specificato IVS in una nota.

 

Corsa all’ultimo scontrino…

Manca poco più di un mese al gong finale per il cashback, quando la classifica stabilirà l’elenco dei fortunati. Il bonus cashback è una misura introdotta dall’esecutivo Conte volta a contrastare l’evasione fiscale. Il programma prevede un rimborso del 10% che può arrivare ad un massimo di 150 euro per gli acquisti effettuati tramite pagamento elettronici. L’obiettivo è spingere gli acquirenti ad evitare l’utilizzo del contante. Le transazioni elettroniche, infatti, sono tracciate e quindi meno tendenti all’evasione.
Alla fine di ogni semestre è previsto tra l’altro un super cashback, dal valore di 1500 euro destinato ai primi 100 mila utenti che avranno registrato il maggior numero di transazioni nel semestre di riferimento.

I trucchi

E’ iniziata così la corsa per ottenere il rimborso e scalare la classifica. Il 30 giugno 2021 si chiude infatti il primo semestre del cashback e entro la stessa data sarà possibile entrare nella classifica dei 100.000 consumatori più avvezzi all’uso di mezzi di pagamento tracciabili. La classifica definitiva sarà visualizzata il 10 luglio 2021, dopo che saranno contabilizzate tutte le spese effettuate dai partecipanti al programma. La corsa per ottenere il rimborso ha significato anche la corsa ai trucchi e ai piccoli escamotage. Uno dei più usati è quello dei mini pagamenti. Ovvero transazioni minime ma maggiori di numero, così da accumulare “punti”. C’è poi la questione relativa agli acquisti online. Su Amazon ma anche nei grandi supermercati è possibile acquistare delle carte di debito con credito precaricato, appartenenti al circuito Visa o Mastercard. Per poter rientrare in classifica, è possibile acquistarle con carta di credito precedentemente registrata sull’app Io. Si ottiene così il 10% di rimborso sulla transazione effettuata. In seguito si può registrare la carta usa e getta sull’app Io, così da poter beneficiare di un ulteriore 10% di cashback. Il rimborso, in questo caso, aumenta al 20%. Infine, un altro trucco utilizzato è quello del reso. L’app Io, infatti, non rileva la restituzione della merce ma solo il pagamento!

Ciononostante, ancora oggi non è dato sapere il destino dei famigerati furbetti. Il governo aveva annunciato provvedimenti al riguardo ma tutto lascia pensare, ad oggi, che resteranno illesi e che non ci sarà nessuna squalifica per chi ha “evaso le regole”…

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