Matrimoni, arriva il Covid manager: ecco chi è e cosa fa

Con la ripartenza dei matrimoni arriva anche il Covid manager: ecco cosa fa e di cosa si occupa questa nuova figura professionale.

L’Italia tutta in zona gialla a partire da oggi, lunedì 24 maggio. Il nostro Paese inizia a vedere finalmente la luce, con la ripresa di alcune attività come palestre e ristoranti. Via  libera anche ai matrimoni, che scatta però tra meno di un mese. A partire dal 15 giugno tornano le celebrazioni anche se, per parteciparvi, sarà necessario avere il Green Pass. Ovvero, bisognerà essere stati vaccinati, guariti negli ultimi sei mesi dal Covid oppure avere effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti la cerimonia.

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Con la ripartenza del settore wedding, arriva anche il Covid manager, colui che sarà il responsabile del rispetto delle norme anti virus. Il Comitato Tecnico Scientifico si pronuncerà a breve sui nuovi protocolli per il settore anche se, l’ipotesi più probabile per consentire la ripartenza delle celebrazioni, sarà quella di non limitare il numero degli invitati nei ricevimenti all’aperto. Mentre, per i locali al chiuso, si pensa di stabilire una quota massima. Proprio il Cts avrebbe proposto l’istituzione di un Covid manager ogni 50 ospiti, un referente ad hoc già esistente nelle aziende che ha il compito di verificare il rispetto di documenti, autorizzazioni e normative riguardo il coronavirus.

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Cosa fa il Covid manager

Nello specifico dei matrimoni, il Covid manager si preoccuperà, prima della cerimonia,  di informare adeguatamente tutti gli invitati sulle misure di prevenzione da rispettare durante la celebrazioni. Dopo bisognerà mantenere l’elenco di tutti i partecipanti per un periodo di  14 giorni, nel caso si dovessero verificare dei casi di positività, così da favorire e facilitare il tracciamento. Durante le feste, l’addetto dovrà verificare il rispetto dei protocolli da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura. Sarà individuato tra i dipendenti dell’azienda e sarà affiancato da altro personale, in modo da garantire un rapporto di 1 a 50 tra addetti al controllo e ospiti.

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