La Commissione europea ha proposto una serie di azioni che guardano alla “blue economy”. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Presentato il piano “Economia blu” della Commissione europea, tutto a sostegno delle nostre acque. L’Europa ha infatti avanzato diverse proposte per supportare azioni mirate a favorire gli investimenti in aree marine protette, energia rinnovabile offshore e decarbonizzazione di trasporto marittimo e porti. “La transizione ecologica e l’innovazione sono grandi opportunità per l’economia del mare Ue, che oggi dà lavoro a 4,5 milioni di persone e fattura 650 miliardi l’anno”, si legge nel piano per “l’economia blu” presentato dall’Esecutivo Ue. Le iniziative mirano a sostenere l’innovazione e la sostenibilità ambientale in tutti i settori della “blue economy”, agendo in ottica sostenibile e in integrazione con il Green deal europeo.
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Il piano europeo contiene una serie di azioni, da mettere in pratica nei prossimi anni, volte a sostenere la sostenibilità delle nostre acque. L’obiettivo è raggiungere la neutralità climatica e l’inquinamento zero, sviluppando energia rinnovabile offshore, decarbonizzando il trasporto marittimo e rendendo più verdi i porti. “Un’economia blu sostenibile è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi del Green deal europeo e per garantire un ambiente verde e inclusivo nella ripresa dalla pandemia”, sottolinea la Commissione in una nota.
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Cos’è l’economia blu?
L’“economia blu” è un modello di sviluppo economico che mira a rivoluzionare l’economia mondiale attraverso un approccio sostenibile. Secondo il Blue economy report, i settori tradizionali della blue economy forniscono 4,5 milioni di posti di lavoro diretti e generano oltre 650 miliardi di euro di fatturato. “La salute degli oceani è una precondizione per una fiorente blue economy. L’inquinamento, la pesca eccessiva e la distruzione degli habitat, insieme agli effetti della crisi climatica, minacciano la ricca biodiversità marina da cui dipende la blue economy. Dobbiamo cambiare rotta e sviluppare un’economia blu sostenibile, nella quale la protezione dell’ambiente e le attività economiche vadano di pari passo”, ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per il Green Deal.
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Gli obiettivi
Tutti i settori della blue economy – la pesca, l’acquacoltura, il turismo costiero, i trasporti marittimi, le attività portuali e la cantieristica navale e i dissalatori – dovranno in sostanza ridurre il loro impatto ambientale e climatico. Un uso sostenibile delle risorse dei mari permette di creare alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale. Il piano supporta anche investimenti in tecnologie innovative. Tra gli obiettivi:
- carbon neutrality e inquinamento zero, sviluppando l’energia rinnovabile offshore, decarbonizzando il trasporto marittimo e rendendo più verdi i porti.
- passare a un’economia circolare e ridurre l’inquinamento
- preservare la biodiversità
- investire nella natura
- sostenere la resilienza costiera
- garantire una produzione alimentare sostenibile
- migliorare la gestione dello spazio in mare
- intensificare la cooperazione per una blue economy sostenibile
- supportare gli investimenti