In arrivo il Reddito di continuità e il bonus contributivo per i lavoratori dello spettacolo. Ecco di cosa si tratta.
Sono scesi in piazza a farsi sentire. Sono arrivati lì, nelle strade, con le loro voci. Con le loro richieste. Con il loro grido. Hanno dato sfogo ai propri malesseri, cercando di accendere luce sulle condizioni pre e post Covid. “Bauli in piazza” è l’ultima – in ordine di tempo – manifestazione che ha visto più di mille lavoratori dello spettacolo ritrovarsi in Piazza del Popolo, a Roma, per chiedere maggiore considerazione e maggiori garanzie. L’anno della pandemia ha di fatto bloccato spettacoli, eventi, concerti: sono rimasti fermi teatri e luoghi di raduno. E con loro anche chi, dietro le quinte, muoveva i fili.
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Stremati dalla mancanza di lavoro da ormai molti mesi, i lavoratori dello spettacolo hanno chiesto un intervento da parte del Governo e delle istituzioni per ricevere un sostegno economico effettivo, al di la del Covid, che potesse sopperire alla natura discontinua del lavoro nel mondo dello spettacolo. Obiettivo delle proteste, quindi, non è stato solo quello di richiedere aiuti economici per la sospensione dell’attività causa coronavirus; piuttosto, gli operatori del settore hanno richiesto un intervento strutturale e trasversale, che possa aiutare l’intera categoria.
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Le richieste sembrano essere state ascoltate. Il Governo Draghi starebbe realmente lavorando ad un provvedimento normativo ad hoc, con un nuovo sistema di welfare per tutto il settore. Ed è per questo che sarebbe in arrivo un reddito di continuità e una serie di misure da mettere in atto attraverso le risorse stanziate dall’ultima Legge di Bilancio. Per definirne i tempi e le modalità sarà però necessario un disegno di legge.
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I dettagli
Come anticipato dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il testo del Ddl dovrebbe essere pronto in una quindicina di giorni. Nel dettaglio, il disegno di legge dovrebbe riguardare le seguenti misure:
- sostegno economico temporaneo da riconoscere nel periodo di emergenza;
- adeguamento delle tutele in caso di maternità o malattia;
- aumento della retribuzione giornaliera;
- riduzione del numero di giornate necessarie per maturare il diritto alla pensione (al momento questo è fissato a 120);
- bonus contributivo per gli anni 2020 e 2021, così da evitare che ci siano conseguenze sulle pensioni causa Covid.
Cos’è il Reddito di Continuità
Il Reddito di continuità nasce per supportare i lavoratori in quei periodi in cui si resta senza lavoro. Una sorta di sostegno per tutti quei periodi in cui non si lavora, proprio a causa della discontinuità del lavoro in questo settore. La misura dovrebbe partire il 1° gennaio 2022 e dovrebbe essere riconosciuta anche ai lavoratori subordinati e per un numero di giornate pari a quelle accreditate nel Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo nei dodici mesi precedenti alla richiesta dell’indennità, per un massimo però di 312 giorni.
Il Bonus contributivo
Il Bonus contributivo è legato più propriamente al periodo Covid e prevede una riduzione di due terzi dei contributi giornalieri richiesti “quale requisito dell’annualità di contribuzione ai fini del diritto alle prestazioni pensionistiche pari a 120 o 260 giorni, a seconda della prestazione”. Inoltre, il bonus accredita numero di giornate fino a concorrenza della media annua delle tre annualità relative alle giornate annue accreditate a qualsiasi titolo presso il FPLS nel triennio 2017-2019.
Secondo quanto anticipato fino ad ora, le misure dovrebbe valere per i “soggetti iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo”.