Tutti i dettagli sul bonus ISCRO destinato a lavoratori con Partita Iva. A chi spetta, i requisiti richiesti, la procedura per ottenerlo.
Buone notizie per lavoratori italiani autonomi e titolari di partita iva. E’ a loro, infatti, che è destinato un nuovo bonus INPS, detto ISCRO, dal valore massimo di 800 euro. La somma sarà erogata mensilmente ai possessori di partita iva italiani se aventi determinati requisiti. La nuova Legge di Bilancio 2021, approvata lo scorso dicembre ed entrata in vigore a partire dal 1° gennaio dell’anno nuovo, ha infatti introdotto nuove misure volte a sostenere economicamente alcune categorie di lavoratori, maggiormente colpiti dalla crisi economica post Coronavirus.
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Tra le varie agevolazioni, il Bonus Iscro si configura come una sorta di cassa integrazione riservata ai lavoratori autonomi e professionisti con partita iva. Il bonus sarà erogato dall’INPS con un pagamento mensile che va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro. L’incentivo sarà erogato una sola volta per persona fino al 2023. La cifra sarà pari al 25% di quanto percepito l’anno precedente, e spetta dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda.
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Per poterne fare richiesta bisogna rispettare alcuni requisiti:
La domanda per ricevere il Bonus Iscro va presentata online sul sito INPS entro il 31 ottobre di ogni anno. Alla domanda andrà allegata un’autocertificazione dei redditi relativa agli anni di interesse e l’Istituto provvederà a eseguire un controllo incrociato con l’Agenzia delle Entrate sui dati e i requisiti reddituali del richiedente. Si può beneficiare dell’incentivo solo una volta durante il triennio 2021-2023, quindi si potrà fare un’unica domanda per richiederlo. L’Iscro verrà erogato dall’INPS fino a esaurimento della copertura finanziaria prevista per ogni anno. Nel 2021, ammonta a 70,4 milioni di euro.
Il bonus ISCRO si configura come una vera e propria cassa integrazione. Secondo quanto specificato all’interno della nuova Legge di Bilancio, non concorrerà assolutamente alla formazione del reddito personale dei lavoratori che lo percepiranno, che dovranno però partecipare ad alcuni corsi di formazione professionale gestiti dall’Anpal.
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