Ottenere l’esenzione ticket sanitario per reddito è possibile per alcune classi di persone. Scopri attraverso il nostro articolo come accedere a questa agevolazione.
Uno degli aspetti più importanti della nostra vita, dal punto di vista sanitario, riguarda il pagamento del ticket sanitario. Una tassa che si basa soprattutto sul reddito annuo personale e familiare. Ognuno di noi a un certo punto punta a ottenere l’esenzione di questo ticket. Questa via di uscita è consentita per quelle persone che rientrano precise e particolari condizioni sociali ed economiche.
Una rapida e pratica guida è quella che serve ai nostri lettori, per farsi un’idea di chi quali sono le categorie di persone che possono accedere a questo genere di esenzione. Ricordiamo che essa non riguarda l’acquisto di medicinali e l’assistenza di tipo farmaceutico. In alcuni casi è giusto sottolineare che sono le Asl regionali ad adottare soluzioni alternative e sistemi diversi nella gestione dei singoli casi.
Andiamo dunque a vedere come si svolge il sistema di esenzione del ticket sanitario.
Ci sono alcune categorie di cittadini che possono godere di questo genere di esenzione. Andiamo a scoprire come si suddividono, oltre a essere individuate da un codice univoco:
Quando si parla di nucleo familiare per quanto riguarda l’esenzione dal ticket sanitario non si fa riferimento alla famiglia in senso anagrafico, ma in senso fiscale. In questo caso si parla per l’appunto di nucleo fiscale e si fa riferimento a chi chiede l’esenzione, al coniuge (che non deve essere legalmente separato) e a tutti gli altri familiari, come ad esempio i figli.
Nel caso di una coppia di coniugi, già essa è di per sè un nucleo fiscale. Ma può esserlo anche una coppia di persone conviventi: in questo caso, per far rientrare anche gli eventuali figli nel nucleo fiscale, bisognerà risultare coniugati. E poi ci sono gli altri “familiari fiscalmente a carico”, ovvero tutte le persone per le quali il cittadino che richiede l’esenzione del ticket sanitario per reddito gode anche di detrazioni fiscali.
E poi ci sono i disoccupati, che dal punto di vista fiscale – e dunque per poter usufruire dell’esenzione del ticket sanitario per reddito – è il cittadino che ha cessato un lavoro dipendente e risulti iscritto al Centro per l’impiego, in attesa di una nuova occupazione. In questo caso non vengono passate al vaglio le motivazioni della cessazione dell’impiego, siano esse legate a licenziamento, dimissioni o fine di un rapporto a tempo determinato.
Non rientrano nella categoria “fiscale” dei disoccupati coloro i quali non hanno mai lavorato, i soggetti che hanno smesso un’attività di tipo autonomo e coloro i quali sono in cassa integrazione, che sia essa ordinaria o straordinaria. I cittadini in mobilità, invece, sono equiparati ai disoccupati.
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