Tutti i soggetti che vogliono effettuare il riscatto laurea dovranno pagare una penalità. In questo caso il calcolo sulla pensione si basa con il metodo contributivo.
Parliamo di riscatto della laurea. Come spiega l’Inps sul proprio sito, si tratta di un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. Dunque si tratta di uno strumento che consente di valorizzare nel migliore dei modi il suddetto titolo di studio, per quanto riguarda l’aspetto previdenziale.
In queste ore il Governo sta valutando di mettere in atto una misura, che era stata introdotta circa due anni fa insieme al Reddito di Cittadinanza e a Quota 100. Stiamo parlando del riscatto della laurea con lo sconto, già messo in atto nel corso del 2020 e che potrebbe subire una proroga. Attualmente è in corso una sperimentazione di durata triennale, con scadenza prevista per il prossimo 31 dicembre. Ma come spiegato pocanzi, questo provvedimento potrebbe essere riproposto anche il prossimo anno.
La norma relativa al riscatto di laurea prevede che possono essere riscattato gli anni degli studi a fini pensionistici. Non è previsto un limite di età ma si richiede che non siano stati versati contributi prima del 1996. Inoltre è necessario che il richiedente sia iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, prevista per lavoratori dipendenti, autonomi o in gestione separata Inps.
È possibile riscattare fino a cinque anni di iscrizione all’università, per un costo parametrato alla retribuzione ma con agevolazioni. Questo costo attualmente si attesta intorno ai 5.200 euro per ogni anno. La domanda di riscatto della laurea deve essere presentata all’Inps e l’importo può essere saldato in unica soluzione oppure con rate non oltre i 10 anni o comunque non al di sotto di 30 euro ciascuna.
Come scritto pocanzi, il 1996 è un anno cruciale per quanto riguarda il riscatto della laurea. Coloro i quali si sono laureati prima di questo anno, infatti, non possono accedere al provvedimento. Ma secondo le ultime novità potrebbe esserci margine anche per loro, a patto che optino per il metodo contributivo o richiedano una pensione calcolata proprio con questo metodo. Per fare alcuni esempi: l’opzione donna, la totalizzazione o il computo in gestione separata.
Questi soggetti non possono calcolare online il costo del riscatto e non possono simulare online il decremento della pensione nel caso in cui viene effettuato il calcolo contributivo. Inoltre bisogna considerare che l’incremento delle quote retributive della pensione non è simulabile per i dipendenti pubblici, gli operatori dello spettacolo e i lavoratori dei fondi speciali.
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