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Pensione anticipata per lavori faticosi e pesanti INPS: COME FARE DOMANDA

Published by
Francesco Cammuca

Entro il 1° maggio bisognerà presentare la domanda di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti. La pensione anticipata, in questo caso, verrà riconosciuta a partire dal 2022. Ecco tutti i requisiti.

Arriva l’incentivo dato dalla pensione anticipata

Arriva l’incentivo per tutti i lavoratori che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti. Per loro, infatti, sarà possibile accedere fin dal prossimo anno al riconoscimento della pensione anticipata. Stiamo parlando dei cosiddetti lavori usuranti, che rientrano in quella sezione alla quale l’Inps ha dato accesso per il trattamento pensionistico a partire dal 2022.

Così sarà possibile, per tutti i lavoratori che rientrano in questa speciale categoria, effettuare regolare domanda per poter andare in pensione con tempi anticipati rispetto a quanto stabilito. Tra gli aventi diritto ci sono ovviamente coloro i quali arrivano alla pensione di anzianità cumulando la contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Tutto ciò in base alle regole previste per queste gestioni speciali.

Pensione anticipata: quali sono i lavori usuranti

La norma stabilita dall’Inps per questo genere di pensioni anticipate riguarda, come scritto pocanzi, i lavoratori che svolgono mansioni faticose e pesanti. Ci sono diverse categorie di lavoratori che possono averne diritto. Tra questi troviamo:

  • lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, ovvero soggetti che svolgono: lavori in galleria, cava o miniera; lavori in cassoni ad aria compressa; lavori ad alte temperature; lavori espletati in spazi ristretti; attività per l’asportazione dell’amianto; lavori svolti dai palombari
  • lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro indicati nell’elenco n.1 contenuto nell’allegato 1 allo stesso Decreto Legislativo n. 67/2011;
  • conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo di capienza complessiva non inferiore a nove posti;
  • lavoratori notturni: i lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo; i lavoratori a turni che prestano lo loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64

Chi può fare richiesta di pensione

Stando a quanto scritto nel messaggio Inps numero 1169, la richiesta di pensione anticipata per lavori usuranti può essere inoltrata da chi ha maturato determinati requisiti. In primis chi ha maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e in altri casi, come

  • lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota (somma età e anzianità contributiva) pari a 97,6;
  • lavoratori autonomi, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota (somma età e anzianità contributiva) pari a 98,6

Chi effettua lavori notturni per un periodo tra 64 e 71 giorni in un anno si suddivide in:

  • se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6;
  • se lavoratori autonomi, di un’età minima di 64 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 100,6.

Chi li effettua per un periodo tra 72 e 77 giorni in un anno si suddivide in:

  • se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 62 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 98,6;
  • se lavoratori autonomi, di un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 99,6.

Le scadenze per la domanda

I lavoratori che svolgono mansioni usuranti e vogliono richiedere la pensione anticipata, dovrà presentare regolare domanda entro il 1° maggio 2021. La scadenza in termini di date è la stessa dello scorso anno. Ci sono comunque dei differimenti per la decorrenza del trattamento pensionistico, seguendo queste indicazioni:

  • un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese;
  • due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
  • tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi

La domanda va presentata in via telematica presso l’Inps insieme al modulo AP45 e al resto della documentazione richiesta. Vanno prima espletati i controlli sull’effettiva sussistenza dei requisiti previsti dalla legge. Nel caso di esito negativo, il richiedente può fornire ulteriori documenti a corredo della domanda.

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