Scoperto un probabile problema nella registrazione dei pagamenti per ottenere il bonus cashback. I vertici di PagoPA svelano che tutto è – in teoria – stato sistemato. Bisogna fare attenzione ai pagamenti con Bancomat e carte del circuito Maestro.
Il bonus cashback è uno degli incentivi che fa maggiormente gola agli italiani, soprattutto in questo periodo in cui le perdite sul piano finanziario sono state tante e anche pesanti. La possibilità di ottenere un ritorno del 10% sul totale degli acquisti effettuati con moneta elettronica (quindi bancomat e carte di credito) ha senza dubbio influito sulle intenzioni degli italiani. Ma c’è da fare molta attenzione alle modalità di pagamento previste dagli esercizi commerciali che consentono di effettuare movimenti legati al bonus cashback.
In particolare c’è da tenere d’occhio uno dei nuovi metodi messi a disposizione di esercenti e acquirenti. Stiamo parlando del metodo contact-less, ovvero l’opzione di effettuare un pagamento con bancomat o carta di credito semplicemente “appoggiando” la carta sul lettore del Pos, anzichè inserirla nella fessura apposita. Un metodo ormai in circolazione da qualche mese, ma che ha creato qualche problema soprattutto in ottica cashback.
Il problema è emerso attraverso una comunicazione fatta da PagoPA. La società che gestisce l’app IO e l’infrastruttura tecnologica sulla quale si basano i rimborsi di Stato per gli acquisti fatti con moneta elettronica, ha sollevato una questione. I soggetti che effettuano pagamenti utilizzando le carte di debito con “doppio circuito”, infatti, odvranno stare un po’ più attenti al momento di effettuare la transazione.
Il riferimento riguarda i circuiti Pago Bancomat/Maestro e Pago Bancomat/V-Pay. Stando a quanto comunicato dai vertici di PagoPA, infatti, “alcuni cittadini che si sono iscritti all’iniziativa tramite l’app IO potrebbero rilevare la mancata acquisizione dei pagamenti effettuati in modalità contactless (ovvero che avvengono avvicinando la carta al POS) tra le transazioni conteggiate come valide ai fini del rimborso”.
Il problema riguarda le cosiddette carte “co-badge”, ovvero quelle che rientrano in due circuiti e quindi presentano il doppio simbolo corrispondente alle due entità. Alla base di questo problema c’è la presenza, in seno alla carta, di due diversi codici PAN, ovvero due numeri di carta differenti. Il secondo, ovvero quello legato al circuito Maestro o V-Pay, potrebbe essere utilizzato in automatico dal Pos per completare la transazione.
Da qui emerge il problema: se il codice registrato è quello Pago Bancomat, la transazione rischia di non essere registrata ai sensi del bonus cashback.
Per risolvere questo problema, si richiede agli utenti di registrare le carte in maniera differente. Non bisogna seguire solo la procedura guidata relativa alle carte Pago Bancomat, ma selezionare l’opzione relativa alle carte di credito, debito o prepagate. In questo modo, dopo aver inserito il codice CVV da tre cifre (presente nel retro della carta) ed effettuando la conseguente verifica, il metodo di pagamento funzionerà in entrambi i modi.
In questo modo la tua carta sarà pronta a essere utilizzata anche con il metodo di pagamento contact-less e tutti i pagamenti effettuati in questo modo verranno conteggiati in ottica bonus cashback. Nel frattempo PagoPA ha deciso di correre a propria volta ai ripari, proponendo una nuova versione di IO che consente agli utenti di partecipare al programma anche con il ricorso al codice PAN della carta relativo ai circuiti di carta di credito.
Per rassicurare gli utenti che partecipano al programma cashback, PagoPA ha fatto capire che la copertura – relativa alle prime settimane del 2021 – ammontava già al 90% e sarebbe diventata completa nei giorni seguenti.
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